Lo zappino forestale è uno strumento molto utile che ogni boscaiolo o aspirante tale dovrebbe avere sempre a portata di mano. Si tratta di un utensile progettato per “agganciare” e spostare / raccogliere pezzi di legno in modo da velocizzare il lavoro e renderlo più leggero dal punto di vista fisico.
Sia che tu stia movimentando tronchi o accatastando legna da ardere, armarsi di uno zappino ti consentirà infatti di ridurre al minimo indispensabile i piegamenti, salvaguardando la schiena da continue sollecitazioni. In sintesi, si può definire come un’ottima alternativa ad un giratronchi e ti permetterà di movimentare con estrema facilità grossi pezzi di legno. Personalmente, lo trovo molto utile quando devo posizionare i tronchi da segare o rompere sullo spaccalegna o sul cavalletto da taglio.
Ma quali sono i componenti più importanti da valutare quando si acquista questo utensile? Vediamoli velocemente:
- Testa: si tratta ovviamente della parte che entra in contatto e che aggancia il legno. È dotata di una sorta di becco molto affilato con angolatura di 40-45° e, nella sua parte superiore, è spesso presente una dentellatura che ha il compito di tenere in posizione il dente quando è penetrato nel legno. Può essere costruita con diversi materiali ma il più efficiente è l’acciaio temprato o al carbonio.
- Manico: questo componente ha ovviamente misure e forme differenti. Si possono trovare sia manici totalmente dritti ma anche varianti sagomate che agevolano notevolmente la presa. Un altro dettaglio che può essere o meno presente riguarda il finecorsa sulla parte finale del manico, il quale ha lo scopo di agevolare la presa e di non far scivolare la mano quando si sta trainando un tronco abbastanza pesante. Anche il manico può essere costruito con materiali differenti, i più utilizzati sono: il legno, l’acciaio, l’alluminio o la fibra di vetro. Personalmente, nonostante ognuno di essi abbia sia dei punti positivi che negativi, preferisco sempre optare per la fibra di vetro dato l’ottimo compromesso tra leggerezza e resistenza.
Adesso che abbiamo visto brevemente quali sono gli aspetti più importanti di uno zappino tiratronchi, andiamo a dare una sguardo a quali sono i migliori modelli che puoi trovare in commercio. Ovviamente, è inutile dirti che esistono varianti sia progettate per un uso intensivo e quindi abbastanza costose ma anche valide alternative più economiche, ideali per essere utilizzati in maniera saltuaria. Di seguito ti ho riportato entrambe!
Sommario
Migliori zappini forestali tiratronchi
1. Fiskars XA22
Fiskars è un’azienda innovativa con una lunga storia nella produzione di strumenti dediti alla lavorazione del legno. Non per niente, questo zappino tiratronchi Fiskars è secondo il mio punto di vista il migliore che puoi trovare in commercio. Ti posso tranquillamente assicurare che si distingue dai modelli concorrenti per la sua elevata qualità costruttiva, soprattutto per quanto riguarda il manico. Questo componente è realizzato in fibra di vetro e risulta leggero, molto flessibile e quasi impossibile da rompere. La testa è invece in acciaio temprato ed è dotata di un uncino molto affilato che penetra nel legno con una facilità disarmante. Sulla parte superiore di quest’ultimo è presente una dentatura che evita il distaccamento del tronco durante il traino. Se sei alla ricerca di un prodotto di qualità e duraturo nel tempo, difficilmente troverai alternative migliori. Per ultimo, tieni presente che si può scegliere tra due varianti con lunghezze differenti: 34.8 cm e 78.5 cm, te le riporto entrambe di seguito.
- Zappino lungo per sollevare, trasportare o ruotare grossi tronchi e...
- Estremità affilata a uncino per una facile penetrazione nel legno, Il...
- Zappino per sollevare, trasportare o ruotare piccoli tronchi e per...
- Lama affilata a forma di uncino per una facile penetrazione nel legno,...
2. Tiratronchi Stihl
Questo zappino Stihl è una valida alternativa al modello appena visto. Il marchio Stihl penso proprio che tu l’abbia già sentito nominare, quindi molto probabilmente sei consapevole dell’elevata efficienza dei prodotti da esso commercializzati. Detto questo, ho deciso di inserire questo modello sia per la sua elevata robustezza ed efficienza, ma soprattutto per il suo manico ergonomico e molto comodo da utilizzare. Questo componente è realizzato in lega di alluminio e si presenta molto resistente ma anche abbastanza leggero. L’ottima impugnatura morbida rende il lavoro un po’ più “confortevole” e agevola la presa in caso di mani sudate o bagnate. Tieni inoltre presente che, la presenza di un particolare gancio in plastica collocato sulla parte finale del manico, impedisce all’utensile di scivolare inavvertitamente dalle mani. La lunghezza complessiva di questo zappino è di 70 cm, quindi si tratta di un modello abbastanza lungo e perfetto per quasi tutti i tipi di utilizzo. La testa è realizzata in acciaio e presenta una piccola parte dentellata, utile per impedire che l’uncino si stacchi facilmente dal legno durante il traino o il sollevamento. Nel complesso, si tratta di un ottimo zappino forestale ideale per lavori frequenti e impegnativi.
- Tiratronchi resistente in lega di alluminio leggero e maneggevole.
- Eccellente aderenza su legno grazie al gancio supplementare.
3. Bison 20-03-121202
Se sei alla ricercar di un modello economico da utilizzare di tanto in tanto per lavori non molto impegnativi, allora ti consiglio questo zappino Bison. Inutile dirti che si tratta di un modello nettamente inferiore rispetto a quelli visti in precedenza, soprattutto per quanto riguarda la maneggevolezza e l’attenzione al dettaglio. Ti dico questo perché il Bison è un zappino molto “rudimentale”, dotato di un classico manico in legno sagomato con patina antiscivolo sull’impugnatura e un gancio in acciaio privo di dentellatura. Ovviamente, per piccoli lavori dove non si pretende il top di gamma, può regalare comunque delle ottime soddisfazioni. L’aspetto che mi ha piacevolmente colpito riguarda la sua lunghezza decisamente sopra la norma, cioè ben 80 cm.
- Lavorazione di alta qualità, testato VPA GS e KWF
- Testa in acciaio forgiato da 600 g con punta sottile e resistente
I zappini tiratronchi che ti ho appena riportato sono quelli che, secondo il mio punto di vista, vale la pena acquistare e che si contraddistinguono dalla concorrenza soprattutto per quanto riguarda il loro rapporto qualità/prezzo. Di seguito puoi trovare comunque delle valide alternative sia economiche che abbastanza costose.
Come scegliere un zappino tiratronchi
Per capire quando un zappino tiratronchi è ideale alle proprie esigenze, bisogna analizzare tre “aspetti chiave”.
- Lunghezza del manico;
- Materiali costruttivi;
- Il prezzo dello strumento.
1. Lunghezza del manico
Come accennato ad inizio articolo, questo dispositivo torna molto utile per evitarti continui piegamenti durante la raccolta o la movimentazione di legna. Se sei una persona dalla statura molto alta, avrai bisogno di un tiratronchi dotato di un manico abbastanza lungo e che consenta di raggiungere il suolo con facilità. Ovviamente, questo discorso vale anche per il contrario; se la tua statura è abbastanza bassa, un manico troppo lungo potrebbe risultare scomodo da utilizzare per lunghe sessioni di lavoro. Tieni comunque che non si tratta di una “legge universale” siccome le situazioni in cui ci si trova a lavorare non sono sempre uguali. Se, per esempio, hai bisogno di spostare della legna che non è appoggiata a terra, ha senso optare per un modello dotato di un manico corto, indipendentemente dalla propria statura. Qualsiasi sia l’utilizzo che vuoi farne, il mercato offre un’ampi scelta siccome si possono trovare zappini con lunghezze che partono dai 35 cm fino a superare il metro di lunghezza.
2. Materiali costruttivi
Anche il materiale della testa e dell’impugnatura fa la differenza, soprattutto per quanto riguarda la longevità dello strumento. I modelli che hai avuto modo di vedere in questo articolo dureranno da diversi anni a tutta la vita se trattati correttamente, ma la differenza più grande risiede nei materiali utilizzati per la costruzione del manico. Mentre il legno è quasi sempre un’opzione, l’alluminio e la fibra di vetro stanno pian piano prendendo sempre più piede. Nel complesso, i manici in legno possono essere sostituiti facilmente, a differenza di quelli in altro materiale che difficilmente si riescono a rimpiazzare in caso di danneggiamento. D’altro canto, la resistenza di un manico in acciaio o metallo è molto superiore rispetto alla variante in legno. Come anticipato ad inizio articolo, personalmente mi trovo benissimo con modelli dotati di manico in fibra di vetro siccome sono un ottimo compromesso tra resistenza e leggerezza. Per quanto riguarda la testa, praticamente tutti i modelli sono realizzati in acciaio al carbonio quindi, sotto questo punto di vista, avrai poche alternative.
3. Prezzo
L’ultimo aspetto da valutare in un tiratronchi riguarda il prezzo. In commercio si possono trovare moltissime alternative con prezzi che partono dai 100 Euro fino ad arrivare a poco meno di 30 Euro. Come puoi facilmente intuire, più il prezzo sale e più il prodotto è di qualità e dotato di componenti molto resistenti. Per un uso sporadico puoi tranquillamente valutare un modello abbastanza economico ma, se la tua intenzione è quella di effettuare lavori frequenti e impegnativi, ti consiglio di puntare per varianti top di gamma che garantiscono efficienza e durata nel tempo.